Jorrit Tornquist
Graz: 1938 A. Architetto, pittore, scultore
Ha fra i suoi antenati alcuni personaggi di spicco, sia nel mondo dell’arte, come Eduard Robert Henze (1827-1906) pittore e scultore, autore, fra le altre, della scultura “La Fama”, posta in cima alla cupola della Kunstakademie di Dresda; sia di quello tecnico-scientifico, come Alexander Tornquist (1868 - 1944), geologo di fama internazionale.
Nel suo curriculum scolastico vi sono dapprima studi di biologia' e poi, nel 1958, presso il politecnico di Graz, di architettura, dove ha modo di dedicarsi anche alla scultura e alle prime prove di pittura, tendenzialmente figurative. A partire dal 1959 decide di dedicarsi allo studio dei principi del colore e delle sue applicazioni, dando avvio contemporaneamente alla sua attività artistica. Nel frattempo si avvicina a movimenti politici e artistici che cercavano di dare voce ad alcune istanze di rinnovamento sociale; a causa del suo rifiuto di svolgere il servizio militare, decide di trasferirsi in Italia, dove, grazie agli auspici dell’artista Getulio Alviani, si stabilisce a Sesto san Giovanni.
Nel 1966 espone per la prima volta presso la galleria Vismara di Milano. Nello stesso anno entra a far parte del Forum Stadtpark di Graz, nel 1967 firma insieme agli artisti Richard Kriesche e Helga Philipp il manifesto di fondazione del Gruppo Austria, in cui auspica una maggiore apertura del mondo culturale austriaco verso i nuovi linguaggi artistici.
Successivamente fonda il gruppo Team Colore (1972), diventa membro del Color Center di Tokyo (1974), partecipa alle attività del gruppo Surya (1977) teorizzato dal critico Enzo Biffi Gentili.
In contemporanea alla sua attività di artista procede quella di progettista del colore: dai primi interventi presso la Caffetteria dello studente a Graz (1966, in collaborazione con l’architetto Jörg Mayr), per arrivare a collaborare alla realizzazione di grandi complessi architettonici fra i quali spicca il termovalorizzatore di Brescia (1996).
Nel 1987 Jorrit Tornquist dà vita ad una performance intitolata “Apartheid” nella sua città di origine, Graz, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti di tutte le forme viventi. Nel 1992 ottiene la cittadinanza italiana, pur mantenendo quella austriaca.
Nel 1995 fonda il gruppo Color&Surface: Barcelona-Milano-Wien, che si occupa di progetti cromatici pubblici e privati.